"I popoli non dovrebbero temere i propri governi: sono i governi che dovrebbero temere i propri popoli." V (da John Basil Barnhill) |
Pubblicato il video "Cronache dalla XXII edizione di e-privacy" .
Pubblicate le registrazioni audio e le slide dei relatori.
Assolto il Cloud! Il video del Processo
Al Processo veneziano molte condanne ed una clamorosa assoluzione: video e testo della sentenza .
Il 13 e 14 ottobre 2017 (venerdì e sabato) si è svolto e-privacy 2017 autumn edition nella prestigiosa sede storica del Tribunale di Venezia, presso il Ponte di Rialto.
Legenda:
Icona | Descrizione | Icona | Descrizione |
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Presentazione PDF | Documento (PDF) | ||
Presentazione PPT | Link online | ||
Handouts | Audio | ||
Video |
Programma del Convegno
Venerdì 13 Ottobre 2017 - mattina
- Chairman Marco Calamari
Venerdì 13 Ottobre 2017 - pomeriggio
- Chairman Emmanuele Somma Progetto Winston Smith
Ora | Durata | Relatore | Titolo |
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14:00 | Apertura lavori pomeridiani: privacy | ||
14:00 | 30 | La Responsabilità Privacy nella Nuvola, tra genio e sregolatezza | Monica Gobbato, Studio Gobbato, Avvocato |
14:30 | 30 | La Privacy è questione di carattere | Edoardo Ferri (Studio Tecnico Ferri & Costantino) |
15:00 | 30 | Privacy e pubblica amministrazione. La nuova sfida. | Valentina Longo |
15:30 | 30 | Tutela dell'Identità Digitale tra pubblico e privato | Scirè Alberto - Studio di Avvocati Tavella |
16:00 | 30 | MindCloud! Chi controlla il caos? | Epto |
16:30 | 30 | Cloud o non cloud? Questo è il dilemma (almeno nella PA) | Diego Giorio (SEPEL Editrice - Comune di Villanova Canavese) |
17:00 | 30 | Le Procure nelle nuvole | Carlo Blengino, Monica Senor |
17:30 | 30 | La privacy dell'anima | Efrem Zugnaz |
18:00 | Chiusura lavori |
Sabato 14 Ottobre 2017 - mattina
Processo al Cloud
Ora | Relatore | Titolo | |
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9:45 | 05 | Apertura lavori: Processo al Cloud | |
9:50 | 20 | L'imputazione | Avv. Monica Senor |
10:10 | 30 | La requisitoria dell'accusa | Avv. Giovanni Battista Gallus |
10:40 | 30 | Arringa della difesa | Avv. Valerio Vertua |
11:10 | 20 | Parti civili: la società civile e il cloud | Marco Calamari |
11:30 | 20 | Parti civili: Il cloud, se lo conosci lo apprezzi | Andrea Ghirardini |
11:50 | 1.00 | Il dibattimento | tavola rotonda |
12:50 | 10 | Il Verdetto | Avv. Carlo Blengino |
13:00 | Chiusura dei lavori |
Il tema di questa edizione
Parleremo di Cloud, già tema di e-privacy nel 2011. Perche ripetersi? Cosa è cambiato?
L’avvento del Cloud ha confermato i timori espressi sulla perdita di privacy e di identità digitale e sta anche producendo un effetto imprevisto: la perdita della Rete.
Internet è persa!
Da backup e contenitore di dati, il Cloud si è evoluto in fornitore virtuale di sistemi IT in grado di gestire infrastrutture aziendali senza server fisici e storage locali. Ogni sistema IT sembra oggi solo fatto di «comunicazione». Ma non di sola comunicazione è il tessuto della Rete: ci sono i dati personali e non, ci sono processi.
Il fluire dei dati nella Rete permette la distribuzione della conoscenza.
La conoscenza può essere scambiata con metodi tradizionali anche se i tubi di connessione si interrompono, anche quando si riversano i dati personali o aziendali alle Big Data Company. Al più possiamo lamentare una perdita di riservatezza, temere leak di informazioni, ma fintanto che i dati restano a disposizione di chi li ha prodotti la conoscenza in Rete resta patrimonio di tutti e allo stesso tempo sotto il diretto controllo di chi ne ha diritto.
Ma quando i dati, sia pubblici che personali, sono solo nel Cloud? Il Cloud non è parte della Rete; il Cloud è una proprietà privata di chi lo fornisce come servizio.
Molti usano il Cloud anche senza saperlo; certi servizi sono offerti (“gratuitamente” si dice, ma qual è il costo allora?) insieme a dispositivi, registrazioni e programmi, l'utente non ne percepisce neppure l’esistenza. Tutto funziona, la vita scorre felice, si può migrare da terminale all’altro, da uno smartphone all’altro, da un sistema operativo all’altro, purché vi sia un’apposita app.
Ma i dati dove sono?
Smartphone e tablet non hanno più i dati personali dentro di sé. Questi dispositivi sono relegati al ruolo di effimere "cache di dati". L’utente può accedere ai dati e pensa di averne il possesso. Accesso e possesso sembrano la stessa cosa. Eppure...
Anche solo sapere dove sono i propri dati, anche solo tentare di farne una copia di backup su un hard disk da tenere nel proprio cassetto sta diventando un’attività difficile, estrosa, rara, appannaggio di strambi hacker o paranoici professionali, talvolta neppure di loro. Molti servizi vantano di riconsegnare i dati agli utenti, ma a ben vedere gli restituiscono bagattelle con cui nessuno può far molto.
Le aziende, alla rincorsa del risparmio e dell'efficienza, hanno sostenuto il Cloud come panacea universale, si stanno rendendo conto che rischiano di perdere o hanno già perso il controllo dei proprio dati e dei propri processi?
È veramente questa la soluzione migliore? Quali sono i costi nascosti? Ci si può affidare al Cloud con la sola tutela di qualche penale su un contratto (quando c’è)? Le (costose, noiose) risorse locali veramente non hanno più alcun valore? Si possono gestire servizi critici in Cloud e la valutazione dei rischi residui basati sugli SLA dei fornitori («Oste, com’è il Cloud?») è corretta? I CEO, che vedono immediatamente i risparmi, valutano correttamente i rischi? I soci e gli investitori si stanno accorgendo di questo trasferimento di valore dalle aziende in cui hanno investito ai grandi operatori del Cloud?
A questo punto sarebbe illusorio chiedere alle aziende e alle persone di porsi il problema del considerare con spavento la perdita dei propri dati e processi, o di come fare per riconquistarli (hanno valutato e hanno deciso di perderli a ragion veduta, inutile riaprire il discorso). Vogliamo invece che si pongano il problema di aver perduto, con i propri dati e processi, i propri diritti, di fare impresa, di competere, di essere cittadini, di ottenere conoscenza e informazione.
La questione non è "se" li hanno perduti, perché li hanno persi ed è certo - ma fino a che punto. Fin dove si estende la perdita dei diritti sociali, economici, civili, politici, umani dei «figli del cloud»?
Su questo come Progetto Winston Smith ed Hermes non abbiamo una chiara idea, non possiamo dare risposte o dettare agende. Ma per esercitare il nostro spirito critico ti invitiamo come relatore a partecipare al nostro:
Processo al Cloud
Dalle relazioni presentate aspettiamo, come sempre, commenti, risposte, analisi e magari, come nella migliore tradizione di e-privacy, la manifestazione di ulteriori problemi.
Sede di e-privacy 2017 autumn edition
La sede di e-privacy 2017 autumn edition sarà l'Aula d'Assise del Tribunale di Rialto a Venezia.
Organizzazione
La manifestazione e’ organizzata:
- Progetto Winston Smith - associazione senza fini di lucro che si occupa della difesa del diritto alla privacy in Rete e fuori
- HERMES - Centro Studi Trasparenza e Diritti Umani Digitali.
e da altre organizzazioni, aziende ed associazioni.
Contatti
Per contatti generali e per la stampa: eprivacy@winstonsmith.org, per i relatori cfp-eprivacy@winstonsmith.org.